Perché il giudice possa procedere alla trattazione della causa, è necessaria l’istanza previa o la domanda dell’attore, secondo il principio per cui non c’è giudice senza attore. Nei processi penali l’istanza è presentata dal solo promotore di giustizia mediante un particolare libello di accusa e gli atti dell’indagine preliminare devono essere consegnati a lui, perché l’accusa possa essere debitamente formulata. L’ufficiale pubblico, a cui soltanto è riservato di presentare in tribunale il libello accusatorio, agisce per mandato dell’Ordinario, il quale ha deliberato il processo penale con un decreto, e il suo incarico decade in fase di appello e passa al promotore del nuovo tribunale. I provvedimenti cautelari possono essere deliberati dal Vescovo e non dal giudice e, se sono irrogati per evitare lo scandalo dei fedeli e impedire altri gravi danni, si rendono obbligatori e contro di essi non si ammette ricorso nel diritto.

Ut cum discussione in causa iudici procedat, requiritur prior applicatio seu petitio actoris secundum principium, quod nullus iudex est sine actore. In iudiciis criminalibus petitio exhibetur tantum a promotore iustitiae per peculiarem inscriptionem et documenta inquisitionis praeviae praeviae, ut accusatio rite evulgari possit. Publicus minister, qui solus libellum accusatorii in iudicio exhibendo reservatur, agit de mandato Ordinarii, qui iudicium criminale deliberavit cum decreto, et officium eius cessat in periodo appellationis et ad promotorem novae curiae transit. . Cautelae cautiones ab Episcopo deliberari possunt et non a iudice et, si ad vitandum scandalum fidelium et alia gravia damna impediant, obligatoriae sunt neque contra eos recursus iure admittitur.